SPERANZA
Abbassare la testa,
dire “si, padrone”
una frusta che violenta l’anima e la dignità di ogni uomo
sulla terra.
Il ricordo del passato
l’urlo silenzioso che
soffoca nell’anima
il sapore amaro delle
ferite
Quanti sguardi maligni e crudeli
quanta miseria
quanta speranza e
quante preghiere.
Quanto sudore ha visto questa mia terra, quante lacrime di
sangue
Quanti sogni gettati al vento e quanta crudeltà sulla mia
pelle.
Un giorno scriverò del mio dolore
lo scriverò su una foglia secca, poi, pregherò il vento che
possa portarla lontana
farle cavalcare onde
nuvole e cieli e in esse trovar riposo.
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